La casa del sale è
un'antologia di storie, di racconti che narrano di un altro Salento e di un
tempo sospeso nello spazio dell'anima. È difficile quanto inutile cercare il
confine tra racconti e ricordi autobiografici a cui l'autrice attinge come a
uno scrigno segreto, che custodisce frammenti preziosi che diventano nella
scrittura ricami di arazzi introvabili. Pur conservando la sua unitarietà
nell'ispirazione della scrittura, il libro consta di cinque sezioni: Ritratti,
Fantasticherie, Naturalia, Istantanee, Miscellanea. A ognuna corrisponde una
raccolta di scritti su argomenti diversi e davvero dei più vari, dall'arte alla
musica, dall'autobiografia al sogno. E così l'autrice ci accompagna in un
Salento che a volte si fa paesaggio ben definito, territorio con tutte le sue
delizie e le sue croci, a volte sfuma fino a diventare un anfratto nascosto
dell'anima. Nell'ultima parte del libro, l'autrice ha voluto ospitare alcuni
racconti di un caro e giovane amico, Lucio Toma, la cui scrittura ben si
integra con il resto dell'opera, e senza nessuna frattura, gli ultimi tre
racconti costituiscono una sorta di epilogo in bilico tra sogno e realtà.
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