Ecco l'atteso seguito
di "Kitchen Confidential". Dieci anni dopo la pubblicazione del libro
in cui venivano rimarcate le idiosincrasie e i pericoli che si nascondevano
nell'andare a cena fuori, molte cose sono cambiate nella sottocultura degli chef.
Con il suo stile sempre graffiante, Bourdain mostra quello che si cela nelle
cucine, racconta l'attuale pessimo stato della ristorazione, e infine descrive
alcuni dei grandi nomi del mondo culinario: David Chang, la giovane superstar
che ha radicalizzato in questi ultimi anni il paesaggio della cucina (unendo a
quello europeo il gusto asiatico), e la tanto venerata Alice Waters, la cuoca
californiana che è riuscita a far seminare un orto nella Casa Bianca a Michelle
Obama. Il riflesso della crisi economica sul mercato e sugli obiettivi dei
grandi cuochi diventa occasione per una valutazione attenta dell'industria
culinaria, tra cui l'hamburger e la cultura alimentare che lo sostiene, la
pessima qualità della carne e le sue conseguenze sulla salute umana. La conclusione
a cui giunge Bourdain è pertanto "meno carne ma carne migliore", ma
pur sempre condita dal suo inarrivabile sarcasmo acido.
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